Krav Maga Catania: il Kalah e l’evoluzione dell’ arte marziale da strada

Andiamo dritti al punto: perché il Kalah system è così efficace? A questo punto dovremmo metterci ad elencare una lunga serie di motivazioni che racchiudono un lavoro frutto di anni anni di pratica sui campi di battaglia, quelli veri,  al fine di consegnarci un’arma da difesa pronta ed efficace. Quando pensiamo al Kalah vengono in mente quelle miracolose bustine per il mal di testa. Una volta ingerite, e atteso il breve tempo necessario, il mal di testa svanisce. Il principio attivo del Kalah System è più o meno lo stesso: qualche istante d’attesa e il vostro aggressore svanirà con la stessa velocità con cui un bambino divora la sua merendina pomeridiana. Esaurita questa doverosa premessa, è bene chiarire un altro punto, fondamentale: il Kalah non è un’arte marziale  classicamente intesa ma è il suo punto massimo d’arrivo. In molti amano definirla arte marziale da strada, ma anche questo è semplicistico e riduttivo. Il Kalah è il Kalah, come Fight Club è Fight Club: sono opere d’arte.

Le arti marziali con la loro tradizione, storia e disciplina, per anni sono state il punto di riferimento di giovani arrabbiati e problematici che, attraverso la pratica nei vari Dojo, dominavano i propri istinti diminuendo l‘ansia da prestazione con un carico di autostima e autocontrollo costruiti nelle sedute settimanali in palestra. Oggi non è più così. Ma per meglio assimilare l’evoluzione,tecnica e umana, dell’arte del combattimento da strada è opportuno iniziare con un esempio pratico, cinematografico. Oggi è di comune assenso quanto segue: la maggior parte dei fruitori del messaggio marziale sceglierebbero di pagare il mensile presso il Cobra Kai evitando accuratamente di mettere la cera e togliere la cera alle auto di sensei Miyaghi.

Karate Kid è la perfetta metafora per capire come si è evoluta l’arte marziale prediligendo, in data odierna, un approccio più aggressivo in linea con il mutare dei tempi e il conseguente aumento di aggressioni che prevedono l’utilizzo di armi anche tra i banchi di scuola. Gli allievi del Cobra Kai sono dei duri. Daniel Larusso è ,invece, un ragazzo problematico e insicuro preso di mira dai “cattivi” ragazzi del dojo di John Kreese, il cattivo sensei del Cobra Kai. C’è una rissa in strada tra gli allievi del Cobra Kai e Daniel Larusso, e quest’ultimo le prende di santa ragione. Il maestro Miyaghi, sapendo che in strada la lotta prevede un’assenza di regole che metterebbe in crisi il miglior allievo di karate, opta per una vendetta che avverrà su un terreno neutro: il torneo di Karate. Facile a dirsi, Daniel vince il torneo. Oggi, però, il protagonista del famoso film sicuramente manderebbe a quel paese l’anziano giapponese e opterebbe per un iscrizione ai corsi di Kalah, conscio che ai tornei è tutto perfettamente isolato e controllato, nulla a che vedere con un combattimento da strada. Chiarito il concetto, non resta che provare quanto fin ora affermato vendendoci a trovare al Krav Maga Training Center di Catania e iniziare il vostro giro di prova sulle montagne russe del Kalah System.

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