Krav Maga Catania: 10 coltellate in 4 secondi e c’è chi dice “io scappo”

Krav Maga Catania. Viviamo in un mondo fatto di regole. Che ci piaccia o meno esistono tabù sociali e morali che regolano l’esistenza. L’alternativa sarebbe il caos. Almeno fino ad oggi, nell’occidente ricco e opulente, il fluire caotico dell’esistenza  è stato represso e distratto anche grazie a Maria De Filippi e il Grande Fratello. Se,però, ci fosse anche solo una debole schiarita nella coscienze dei più accorti osservatori, ci troveremmo agli albori di una nuova era geologica. Joker ,filosofo del postmodernismo, definisce il caos “equo”. Ma se caos dev’essere, facciamoci trovare pronti. Per quelli  come noi che si cibano di Kalah ad ogni ora del giorno e della notte, caos fa rima con violenza. Lo sperimentiamo in allenamento e lo viviamo con estrema e sincera partecipazione, immaginando e reagendo in contesti e scenari di violenta aggressione.

Caos può voler dire essere aggrediti mentre stai consumando la tua colazione, il tuo pranzo o sei a passeggio con la famiglia. Vuol dire reagire con estrema prontezza e forza per salvarti la vita. Vuol dire che ti devi trasformare nel giro di pochi secondi in un animale che lotta per la sua sopravvivenza. Bruce Lee scriveva :  “Non pensare di vincere o perdere. Dimentica l’orgoglio e la sofferenza. Se il tuo avversario ti scalfisce la pelle, maciullagli la carne e fratturagli le ossa.Se ti spezza le ossa, togligli la vita“. I ben pesanti storceranno il naso e si gratteranno la nuca pensierosi sostenendo che la violenza è l’ultimo rifugio e vale il principio che “la miglior difesa è la fuga“. E se in qualche caso fuggire può essere saggio in alcuni contesti, caotici e senza via d’uscita, gli esempi sono un’infinità, fuggire è impossibile.

L’uomo che se sta dietro un bancone, chiuso tra quattro mura con uno spazio d’azione e di fuga ridotto ha solo due possibilità: lottare o morire. Non c’è altra via d’uscita: devi sopravvivere!!! L’uomo con il coltello colpisce veloce, il coltello lacera la carne e danneggia gli organi vitali. Fuggire, dove? Se non conosci le tecniche per reagire ad un attacco da coltello, l’unica tua alleata sarà la fortuna. Osservando le drammatiche immagini del video, quello in cui la commessa viene ripetutamente colpita,  vediamo che se lo spazio materiale è aperto, quello mentale è chiuso da paura, sgomento e caos che impietriscono e ti lasciano alla mercé dell’aggressore. La donna del video riceve 10/11 coltellate nel giro di 4/5 secondi. Questo è il miglior esempio possibile per  rispondere a tutti coloro i quali  con troppa sicurezza e facilità obiettano così:” Ma quale tecniche e tecniche…Io se vedo uno con il coltello, scappo“. Si, si scappa

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