Profetici lo sono stati in più di un’ occasione. Avevano previsto tutto, più e meglio di Nostradamus. L’oracolo pop del mondo moderno ha il colore giallo della bilirubina ha anticipato alcuni degli avvenimenti del novecento molti dei quali imprevedibili e inaspettati. Tra le predizioni di maggiore riscontro socio-politico c’è sicuramente l’elezione di Donald Trump quale 45° Presidente degli Stati Uniti. Ma sono tante le notizie che i personaggi ideati da Matt Groening hanno preannunciato al loro pubblico televisivo.
Ne elenchiamo alcuni tra i più suggestivi quali lo Smartwatch che anticipava di vent’anni l’Iwatch, così come l’Ipod che arrivò sul mercato cinque anni dopo oppure l’essere stato in anticipo di sei anni sulle conversazioni intercettate dall’NSA e il relativo scandalo Snowden. Ma di esempi e dimostrazioni filmate, è il caso di dirlo, ce ne sono tante, così come quella che ci riguarda più da vicino: il Krav Maga.
Potremmo affermare che i Simpson avevano azzeccato anche questa. Nel 2010 andò in onda l’episodio, universalmente conosciuto come Simpson Krav Maga, in cui si fa chiaro riferimento alla difesa personale. La puntata in questione racconta del viaggio dei Simpson in Israele, patria del Krav Maga. Nei pressi del muro del pianto Bart si scontra con una sua coetanea di nome Dorit.
Bart e Dorit si affrontano a colpi di arti marziali, ma se il giovane Simpson conosce l’arte del Karate, la sua giovanissima avversaria è già pratica di quella disciplina, all’epoca sconosciuta ai più, ma che hanno imparato a conoscere come il più utile tra i sistemi di difesa, il Krav Maga appunto. Nel periodo della messa in onda, non era preventivabile una cosa ampia conoscenza del fenomeno Krav.
Ma oggi, dieci anni dopo, quel “Krav Maga!!!” orgogliosamente urlato dalla piccola guerriera è divenuto di comune conoscenza e vera e propria scienza del Self Defense. Tutti, oggi, vogliono imparare il Krav Maga, e tra questi è in aumento il numero di donne e bambini che chiedono informazioni sui corsi e decidono di iscriversi.
Noi, gli istruttori del Combat Team Catania, lavoriamo sodo, con abnegazione e passione affinchè si possa tracciare una strada costruita su valori condivisi di umanità e cultura che abbiano come scopo supremo la difesa personale in un mondo che sembra in preda alla barbarica sopraffazione da parte del più forte, del più delinquente o del più armato.